Come far nascere una principessa giapponese Davvero, come? Così: ...Impastare farina di mais con la rugiada mattutina. Eccole il viso. Due grani di riso sotto frangie di seta. Eccole gli occhi. Due goccie rosse di prima amarena. Eccole le labbra. Nelle maniche bianche sottili raggi di sole. Eccole le braccia. E ancora questo – un uccello in seno. Eccole il cuore. Geniale, maestro. Ma come si fa con le gambe? Ce le hanno tutti. Piglia il vento che scivola sul mare. Eccole le gambe. Sotto lo stesso cielo è minuscolo il mondo. È vicino, il Giappone. E la Macedonia, dov’è? | Како да се роди јапонска принцеза Навистина, како? Вака: ...Се меси пченкарен леб во утрена роса. Ете ѝ лице. Две зрна ориз под свилени реси. Ете ѝ очи. Од рана вишна две румени капки. Ете ѝ усни. Во ракави бели трепетливи зраци. Ете ѝ раце. Уште само ова – во пазуви птица. Ете ѝ срце. Прекрасно, мајсторе. Но камо ѝ нозе? Секој ги има. Фати го ветрот Од некое море. Ете ѝ нозе. Под исто небо премал е светов. Близу е Јапонија. А Македонија, каде е? |
Slavko Janevski (1920 - 2000) narratore, poeta, scrittore per bambini, sceneggiatore, editore, saggista e pittore macedone, una delle pietre angolari della cultura macedone della seconda metà del Novecento. Nacque, visse e morì a Skopje. Vinse numerosi premi e fu uno dei cinque fondatori dell’Associazione degli scrittori in Macedonia. Creatore prolifico, lasciò dietro di sè quindici romanzi, undici libri di poesia e altre opere d’arte e critiche. Nella sua opera si amalgamano il fantastico e il realistico, in quanto, come diceva lui “la povertà umana auspicava i miracoli, e ci credeva”.